domenica 24 dicembre 2017

Auguri ai soci dalla Dante di Anversa

La Dante di Anversa augura ai suoi soci e a tutti gli italofili un periodo festivo di pace, salute e serenitàCi rivedremo in gennaio con nuovi interessantissimi appuntamenti, assolutamente da non perdere!




18/01, ore 19:30 - Conferenza sullemigrazione italiana in Belgio, ore 19:30 presso Universiteit Antwerpen Stadscampus, Roberta Sorgato, Cuori in fondo al pozzo.

25/01 Cena e conversazione, Huiskamerrestaurant La famiglia a Borgerhout, a cura di Cathy Pauwels.

25/01 ore 19:30 Conferenza, Universiteit Antwerpen Stadscampus, Il fumetto in Italia, a cura di G. Caschetto e A. Ferrari.

28/01 ore 115:00 Show musicale (teatro e concerto, in italiano e nederlandese) al teatro t Klokhuis,  Swing italiano, con Giuseppe Fiorentino, Willem Heylen e Silke Becu. Prenotazioni via vlaamsfruit.be

Cineclub presso Filmhuis Klappei (madeinitaly@klappei):

- 13/01, ore 15:00, Non c’è più religione; commedia di Luca Miniero.

- 20/01, ore 15:00, Filmhuis Klappei, Passione, di John Turturro, documentario sulla canzone napoletana.

Impressioni sull’ esperienza di insegnamento per La Dante di Anversa

Pensando al quinto e ultimo incontro del corso di disegno organizzato dalla Dante di Anversa provo un misto di soddisfazione e anche un po' di nostalgia, nonostante il corso si sia concluso da poco. La mia prima esperienza come insegnante si è rivelata essere una connessione speciale con delle persone, prima che un'esperienza edificante. Ciò che mi ha legato come insegnante a queste allieve, è stato per me l’ansia di vederle progredire nonostante il poco tempo disponibile. Grazie alla volontà costante di questo piccolo gruppo di tenaci signore, i miglioramenti ci sono stati e questo corso ha permesso loro di introdurle alla pratica di analizzare i soggetti del disegno  piuttosto che semplicemente guardarli. Hanno iniziato a creare i loro personali metodi per eseguire questa analisi.

L’inizio della pratica del disegno si è  rivelata per quello che è durante il corso, cioè ispida e frustrante. Già al terzo appuntamento le allieve avevano  sviluppato una certa familiarità ai ritmi veloci del corso e durante l’esposizione della teoria dei colori, hanno piacevolmente iniziato a considerare il potenziale delle arti grafiche.
Ritengo che tra i momenti piu significativi ci siano state le verifiche degli esercizi fatti a casa. Con la calma di un ambiente familiare e rilassato, le allieve hanno adattato alle proprie esigenze i metodi spiegati in classe  realizzando ottimi disegni di oggetti ed esercizi zentangle.


Spero in futuro di avere la possibilità continuare questa esperienza d'insegnamento per diffondere e sviluppare meglio un metodo davvero creativo e di rimanere in contatto con il precedente gruppo per seguire nuovi ed emozionanti progressi.

Giulio Napoletano

Nella grotta di Chauvet. Corso di disegno alla Dante di Giulio Napoletano

A partire dal mese di ottobre è stato attivato il corso di disegno tenuto dal nostro Giulio Napoletano, pittore e studente presso la Reale Accademia delle Belle Arti di Anversa, che ha indossato le vesti di docente per la Dante Alighieri. Il ciclo di cinque lezioni è stato seguito con entusiasmo dalle nostre socie che, allenandosi con impegno e continuità per tre mesi, sono arrivate a risultati sorprendenti.
La suddivisione ben strutturata di questi incontri creativi ha permesso di familiarizzare subito con l’arte della pittura: dopo una prima introduzione teorica all’argomento, i partecipanti sono stati subito messi alla prova con foglio e matita, riproducendo oggetti presentati dal vivo.



  


Il percorso artistico è partito dallo studio dei toni e del tratteggio, passando per la riduzione e scomposizione di forme complesse in forme fondamentali per poi approdare all’uso del colore e all’applicazione dell’ombra; nelle ultime lezioni invece è stata affrontata la prospettiva e la rappresentazione del corpo umano, partendo dall’osservazione dell’omino di legno.

Come premessa agli esercizi pratici, Giulio ha sempre presentato la teoria servendosi di opere pittoriche celebri. Il primo esempio proposto è stato la grotta di Chauvet, che ricopre un’importanza cronologica nell’arte mondiale stessa. In questo antro nel Sud della Francia infatti sono state rinvenute delle rappresentazioni rupestri che per alcuni studiosi sono le più antiche al mondo! Tali graffiti primitivi sono diventati una sorta di guida per le nostre corsiste che, in un primo momento, sono state incoraggiate dalla semplicità e dalla vicinanza al vero dei tratti, per poi concludere, con l’ultima lezione, alla creazione di una  vera e propria tela riproducendo gli animali che l’uomo della caverna di Chauvet probabilmente aveva preso a modello, mettendo così in pratica le nozioni studiate durante il corso, dal tratteggio al colore.


Sara Lovisa

domenica 10 dicembre 2017

In attesa del Club di lettura (16/12/2017) - Intervista a De Silva



Condividiamo il contenuto dell'intervista a Diego De Silva a cura di Cristina Albani e Carmine Vilardi in occasione della presentazione del romanzo Terapia di coppia per amanti ad Anversa. Sabato 16 ci vediamo nella nostra sede usuale, De Groene Waterman, alle 11 per ripercorrere insieme le pagine di questo grande romanzo in compagnia di Carmine e Cristina. L'intervista, servirà a calarci meglio nella discussione, base da cui partire per scambiarsi le idee balenate durante la lettura.

giovedì 7 dicembre 2017

Sabato 9 dicembre: Made in Italy @ Klappei con La pazza gioia, preceduta dai consigli di viaggio di Mario Aloe e seguita dalla degustazione di oli e vini umbri a cura di Francesco Trabalza Marinucci

Programma della giornata

Presentazione Calabriando, ore 14:15, a cura di Mario Aloe

Film La pazza gioia, ore 15 (durata 110’), regia di P. Virzì
(in italiano con sottotitoli in nederlandese)

Degustazione di oli a cura di Francesco Trabalza Marinucci, dalle 17 alle 19





Mario Aloe ci parlerà di proposta di viaggio in Calabria. Una regione ancora poco conosciuta, se consideriamo il potenziale artistico e paesaggistico, ma Mario ce la farà scoprire con il suo racconto appassionato, condito da immagini e aneddoti che sicuramente ci daranno la voglia di partire per lande assolate!


A seguire, un ottimo film, già proiettato in passato alla Klappei, che riproponiamo con piacere: La pazza gioia, con Valeria Tedeschi Bruni e Micaela Ramazzotti.


Dopo il film, Francesco Trabalza Marinucci, che vive a Bevagna, cittadina medievale tra Assisi e Spoleto, ci farà scoprire, dalle 17 alle 19, la sua produzione artigianale di olio e vino.


Un pomeriggio da non perdere, prenotazioni tramite info@klappei.be (ricordatevi di prenotare), ingresso per i soci Dante: €4


Mario Aloe e la sua Calabria

Cosa c’è da scoprire in Calabria?
Non è facile rispondere, perché c’è davvero tanto

Limitiamoci a qualche esempio, come quelli che ci farà Mario Aloe il 9/12 alla Klappei:
Pizzo, cittadina famosa per la produzione di uneccellenza dellarte pasticciera calabrese: il celebre Tartufo. Ma c’è anche il castello, famoso fra laltro per aver tenuto prigioniero nelle sue segrete Gioacchino Murat, successivamente qui processato e giustiziato. O anche la chiesa di Piedigrotta, un unicum nel suo genere poiché interamente scavata nelle rocce tufacee che si spingono fin sulla riva del mare.




Mammola, Stilo e Gerace sono tre bellissimi borghi da visitare in una giornata indimenticabile: a Mammola si può visitare il parco museo laboratorio Musaba. Stilo è la città natale di Tommaso Campanella, dove vi è la celebre Cattolica, perfetto esempio di architettura bizantina risalente al X secolo. Gerace è invece la città delle cento chiese, incantevole borgo medievale fondato dai profughi di Locri, con la famosa cattedrale, la più grande dellItalia meridionale, costruita sotto il dominio normanno nel VIII secolo. Nel cuore di Gerace merita attenzione particolare anche la chiesetta di San Giovannello, oggi parrocchia greco ortodossa, edificata nel XI secolo.



Reggio Calabria, con il suo Museo Archeologico Nazionale, dove ammirare i famosi Bronzi di Riace e la Testa del Filosofo. Ma c’è anche il lungomare, noto come il più bel chilometro dItalia.
Scilla, detta la perla dello Stretto di Messina, famosa per il mito omerico dei mostri di Scilla e Cariddi. Dal lungomare ci si addentra nelle viuzze del quartiere dei pescatori di Chianalea fino a giungere al Castello di Ruffo.

La Sila, dove c’è Fallistro con la riserva naturale de I Giganti della Sila, la cui vegetazione è caratterizzata dalla presenza dei Giganti, pini larici ultracentenari predominanti sul pioppo tremolo, sul faggio e sullacero montano.


Cosenza, città con un meraviglioso centro storico, città dei bruzi e del Mab, museo allaperto Bilotti di Cosenza, dove sono ubicate le opere di Manzù, Consagra, Dalì, De Chirico, Greco, Pomodoro, Mirò e Rotella. Le opere sono state donate dal concittadino Carlo Bilotti, famoso esperto darte e grande mecenate.

Nostri ospiti il 9/12 alla Klappei: La fonte

In Bevagna, in het hart van Umbrië, midden in de Sagrantino-streek, bevindt zich de
Azienda Agricola “La Fonte”

APPARTAMENTI
La Fonte biedt zijn gasten een ideale vakantie als je op zoek bent naar rust en stilte en toch een aantal prach-tige historische stadjes en monumenten wil bezoeken.
Het boerenhuis waarin de 4 appartementen liggen, heeft achteraan een prachtig zicht op de Monte Subasio en de stadjes op zijn flank, Assisi en Spello. De vier appartamenten, zijn met veel liefde ingericht en weerspiegelen de waarden van de streek, maar zijn geenszins gespeend van ruimte en comfort. 



Verder vind je in grote tuin een privé-zwembad voor de 4 appartementen, een BBQ, overdekte autostaanplaatsen en per appartement een beschaduwde pergola en gratis WiFi. De appartementen worden omgeven door een domein van 25 ha van bos, olijf- en wijngaarden, waartussen je rustig kan wandelen.

Wie graag een handje wil toesteken bij de druiven- of olijvenoogst, is altijd welkom.
Tijdens wekelijkse etentjes laten Patrizia en Guido, Francesco en Giulia je graag proeven van hun eigen producten, hun uitzonderlijke OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA,  hun smakelijke rode huiswijn, IL ROSSO MARINUCCI, de topwijn, IL VINO DI SAGRANTINO en de zoete dessertwijn, de SAGRANTINO PASSITO. Wil je één van deze producten bestellen, kijk dan in je mail voor verdere richtlijnen!

Wil je graag een vakantie boeken bij La Fonte, maar eerst met een paar mensen praten die er al geweest zijn, stuur mij een mail en ik stuur je hun  mailadressen door.
Ben je nu al overtuigd dat dit jouw volgende vakantiebestemming is, kijk dan op hun site http://www.lafontedibevagna.it/ en boek!
Je zal er geen spijt van hebben!
ZAFFERANO
De jongste uitdaging is de kweek van saffraan op het grondgebied van de Trabalza-Marinucci’s. Dochter Giulia, master in de agrarische wetenschappen, heeft zich toegelegd op de verbouwing van deze schitterende plant. Alles gebeurt met de hand en er worden geen pesticiden gebruikt. Het resultaat mag er zijn: een volledig natuurlijk product, dat bij gebruik onze zinnen prikkelt!





VINO
De wijngaard van La Fonte ligt op enkele kilometers van het centrum van Bevagna .
Op de 4 ha verbouwt Francesco Trabalza Marinucci de Sagrantino-, de Cabernet-, de Sauvignon- en de Sangiovese-druif.
Dit jaar hebben we zelf mee de druiven voor de huiswijn en de Sagrantino passito geplukt en volgend jaar zullen we weten hoe onze zelfgeplukte wijn smaakt.



·         De normale huiswijn van La Fonte is de ROSSO MARINUCCI. 60% Sangiovese-druiven, 25% Sagrantino- en 15% Cabernet-druiven zorgen voor de intens rode kleur doorspekt met een lichte paarstint. Bij het openen van de fles, ontwaar je de uitgesproken geur van rode bessen. Deze wijn past uitstekend bij Italiaanse fijne vleeswaren, antipasti, pasta, gebraad, rood en gegrild vlees en belegen kazen.
·         Voor de legendarische SAGRANTINO, de wijn die de laatste jaren tot de beste wijnen van Italië gerekend wordt, is het nog een jaartje te vroeg. Die zijn ze pas 4 jaar geleden beginnen verbouwen en moet nu nog een jaartje op eiken vaten liggen

 Maar er is wel een SAGRANTINO PASSITO, een zoete dessertwijn gemaakt van Sagrantino-druiven. Het gaat hier om een oude druivensoort, waarschijnlijk meegebracht door één van San Francesco’s volgelingen. De Sagrantino is traditioneel gekend als een zoete, rode wijn van gedroogde druiven die geschonken wordt bij feestelijke gelegenheden en ook tijdens religieuze liturgieën.  Na de wijnoogst worden de kleine donkere druiventrossen tot Kerstmis op een rieten latwerk gelegd tot ze helemaal verschrompeld zijn. Daarna worden ze met de hand ontveld en in kleine wijnpersen geperst. Deze wijn blijft minstens vier jaar rusten waarvan 18 maanden in houten vaten.




OLIO
Maar Azienda Agricola La Fonte is toch vooral bekend voor zijn fantastische olijfolie. Op de 11 hectaren olijfgaard wordt geen gebruik gemaakt van chemische producten en naast organische meststoffen worden er  ook natuurlijke mineralen toegevoegd. Moraiolo, Frantoio en Leccino zijn de traditionele olijven van de streek. Francesco, de jonge boer, die ook met deze olijven aan de slag is gegaan, is de spil van elke fase vanaf het snoeien tot de oogst en de persing.
Doordat ikzelf dit jaar aanwezig was bij de oogst, kon ik met mijn eigen ogen en eigen smaakpapillen vaststellen, hoe versgeperste en nog wat troebele olie uit Umbria proeft: een zalig parfum gepaard aan een licht pikante, langdurige smaak.
Dit jaar is de olie uitzonderlijk goed, maar er is een beperkte opbrengst: te wijten/danken aan de vrieskou eind april-begin mei en de extreme warmte in juni, juli en augustus. Kleine maar erg sappige olijven zijn het resultaat. Bovendien is het moment van het persen en de kwaliteit van de olijfperserij van groot belang. La Fonte voert elke avond na het plukken onmiddellijk zijn olijven naar de beste olijfperserij van de streek, waar de olijven koud (20-23°) geperst worden en waardoor de fantastische kernmerken van de olie van La Fonte perfect behouden blijven. Bottelen gebeurt in de Cantina van La Fonte, nog de avond/nacht zelf.





giovedì 30 novembre 2017

Hei Pasoep in concerto l'8 dicembre

Vi segnaliamo il concerto di Hei Pasoep, l'8 dicembre 2017 nel Centro Culturale di Mortsel, dove canterà anche il nostro socio Maaikel Cré. Da non perdere!


martedì 28 novembre 2017

TVATT di Luigi Morra - Trailer aprile 2017



Il 12 e il 13 marzo ad Anversa, teatro 't Klokhuis (www.vlaamsfruit.be).

TVATT docufilm dal progetto teatrale Trailer

In attesa di assistere allo spettacolo nel marzo 2018, ecco per voi un assaggio di questo spettacolo che saprà trasportarvi in altri luoghi e altri linguaggi.


Notizie dai nostri amici coristi

Vi segnaliamo il prossimo concerto del coro De Bekooring, nostri collaboratori in occasione dello spettacolo De Vulgari Eloquentia. In bocca al lupo, amici!




venerdì 24 novembre 2017

| Here We Go Again, Rubinot _ a sV promo

Rubinot is approaching | sV project _

Here We Go Again, Rubinot! | a sV experience _ Teaser Trailer

Segnalazione progetti: Here we go again, Rubinot - Split Vision Project

La Dante Alighieri di Anversa vi segnala un progetto estremamente interessante di un gruppo di persone, professionisti di altissimo profilo, impegnate nella ricerca di nuove strategie artistiche, comunicative e rappresentative: Here we go again, Rubinot, un progetto della Split Vision che aspira ad uscire dai confini nazionali e che vede la partecipazione di Giuliano Tomassacci e Michela Bruni (già ammirati presso il cineclub Klappei in occasione della proiezione di Report 51, di Alessio Liguori e Giuliano Tomassacci), nonché di Andrew Powell, leggendario membro di Alan Parsons Project.
Non solo vi segnaliamo il progetto, ma vi consigliamo di sostenerlo attivamente, così come facciamo noi.




Immaginate un primo piano sul vostro smartphone, poi un campo lungo sul vostro TV e infine un campo medio sul vostro tablet. Tutto ciò durante la visione della stessa storia… Spostate lo sguardo, sorpassate lo schermo, andate oltre i limiti della visione monocanale.
Out of This Screen è un’esperienza totalmente nuova nell’ambito della serialità televisiva: un’innovativa mini-serie immersiva composta da 5 episodi autoconclusivi di genere fantascientifico, fantasy e thrilling sulle orme di The Twilight Zone, The Outer Limits e Black Mirror, appositamente sviluppata e prodotta per essere vista su tre dispositivi videoattraverso il sistema audiovisivo sperimentale Split-Vision (sV). Una mini-serie unica, ambiziosa e mai vista prima – il primo contenuto prototipo in sV. Nessun visore, nessun elmetto, nessun occhiale. Saranno necessari solo i tuoi dispositivi video di uso quotidiano.  
Sarà un’avventura immersiva fuori da questo mondo e anche fuori da questo schermo… Lasciate che Rubinot vi guidi in un nuovo tipo di racconto per immagini.


Ecco l'indirizzo web del progetto: http://www.split-vision.net/oots/
Mentre questo è l'url della campagna di crowdfunding del progetto: crowdfunding
Curiosi? Beh, dovreste esserlo diventati...



Vi riportiamo anche il testo inglese con cui il gruppo sta pubblicizzando la campagna di raccolta fondi:
Split-Vision is an in-development experimental audiovisual system and method consisting in a modular multichannel and multi-dynamic image technique video narrative and viewing experience based on common, every-days devices in a domestic environment. An alternative and a new horizon for cinematic storytelling, sV will articulate a video content over two or more devices, creating an immersive, diverse and spatializing viewing experience without any need of helmets, visors or glasses. Following the just launched official sci-fi promo “Here We Go Again, Rubinot!”, “Out of This Screen”, an anthology mini-series, will be the first content written, shot and edited specifically to be watched in sV. Support the project contributing to the crowd-funding campaign to define the system official app and fund the prototype mini-series…as Rubinot, the rainbow-eyed-robot and sV envoy, would say: you should!

Ma non dimenticate di visitare il sito!


martedì 21 novembre 2017

La Vespa e Piaggio: due grandi autori della globalizzazione

Andrea Rapini, professore associato presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, giovedì 16 novembre ha ripercorso con i soci della Dante e con gli studenti universitari presenti all’incontro la storia di una delle icone del design italiano più conosciute al mondo: la Vespa. Il suo intento è stato quello di ripulire lo scooter più famoso al mondo dalla patina del mito, considerando maggiormente l’aspetto storico ed economico, trasportandoci così agli anni ottanta dell’Ottocento, ovvero al momento della fondazione della Piaggio a Genova (la sede principale a Pontedera, vicino Pisa, verrà inaugurata nel 1924). Abbiamo scoperto che l’azienda inizialmente produceva navi, per poi passare alla ferroviaria e all’aeronautica, settore che si espanse durante il primo conflitto mondiale. Una volta raggiunta una certa fama in tutta Italia (compare tra i primi produttori di trasporti all’indomani della seconda guerra mondiale), accettò la sfida di creare un mezzo accessibile a tutta la comunità nazionale, per dirla come recitava un titolo de Il Littoriale a fine degli anni Trenta, una sorta di «bicicletta per il popolo». Di fatto vi era la necessità di stare al passo con una motorizzazione di massa che in America aveva già visto la produzione di alcuni scooter e che in stati europei come la Germania aveva elaborato modelli d’auto importanti, si veda il Maggiolino della Volkswagen (non a caso una vera e propria ‘auto del popolo’). La Piaggio conosceva entrambe le realtà e rispose a fine anni Quaranta con il Paperino, il diretto progenitore della Vespa, il quale tuttavia non ebbe troppo successo. Si dovrà aspettare qualche anno dopo, il 1946, prima che l’ingegnere aeronautico abruzzese Corradino D’Ascanio presti il suo genio all’azienda e dia alla luce il modello che conosciamo oggi, così chiamato per la vita affusolata proprio come una vespa. Da quel momento in avanti la Piaggio diventa un’impresa transnazionale, che non si limita ad esportare all’estero, ma che, cercando delle licenziatarie, forma una rete industriale tutt’oggi esistente, la quale si appoggia alle industrie straniere conservando l’intuizione italiana.




L’intervento del professor Rapini ha affascinato i presenti con la visione dei modelli antecedenti alla Vespa, aiutandoli ad inserire la nascita di questo ‘mito’ in un contesto  economico e sociale ben preciso, spiegando così la genesi di uno semplice scooter che indica un’identità europea e porta con sé un significato globale.

Sara Lovisa

lunedì 13 novembre 2017

IN GUERRA PER AMORE (2016) di Pif - Trailer Ufficiale HD

L'intervista a Pif sulla sua nuova commedia In guerra per amore - Film italiano al festival del cinema sociale di Anversa (25/11/2017)

Degustazione di prodotti tipici calabresi: Spicchi di Calabria



Martedì 12 dicembre, dalle 12:00 alle 14:00, ci sarà una degustazione di prodotti tipici calabresi presso la Pizzeria I famosi, di Michele Crocco (Steenbergstraat 11, 2000 Anversa). La degustazione prevede assaggi di ‘nduja, caciocavallo, provola, capocollo, soppressata, salsiccia e guanciale, tutti formaggi e salumi preparati secondo ricette che si tramandano da generazioni. Non mancheranno inoltre le verdure grigliate e la specialità della casa, l’ottima pizza preparata da un pizzaiolo esperto. Martedì 12, Michele ci farà scoprire anche i sapori dei dolcetti tipici della provincia di Cosenza (fichi al forno, mostaccioli, scalidde, chinulidde), senza dimenticare vino, acqua e digestivi.

La degustazione è riservata ai soci della Dante Alighieri Anversa e ai soci di Taste Italy vzw, oltre che a pochi affezionati clienti fissi del ristorante.
Michele Crocco, il maitre e organizzatore, ci farà scoprire le bontà del suo luogo d’origine, Carolei, un paesino in provincia di Cosenza. Ripetiamo, che il menù prevede un assaggio di salumi, formaggi, pizze, verdure e dolci tipici della regione, accompagnati da acqua, vino e digestivi.

Per partecipare bisogna prenotarsi in anticipo e poi pagare € 20 al momento della degustazione.

Per prenotare, bisogna scrivere entro e non oltre l’8/12, a dante_antwerpen@hotmail.com, oppure a m_crocco@libero.it, segnalando la propria partecipazione e il numero di partecipanti. Da non perdere!

La Vespa: conferenza del professor Rapini presso l'Università di Anversa

Giovedì 16 novembre, ore 19:30
Universiteit Antwerpen (Stadscampus, Rodestraat 14, aula R-014, 2000 Anversa): prof. dr. Andrea Rapini (Università di Modena e Reggio Emilia) – La storia della Vespa.

L’invenzione della Vespa ha qualcosa di leggendario. Tutto cominciò con l’incontro a Biella tra Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio. Piaggio era a capo di un’industria aeronautica in crisi, ridotta a fabbricare pentole di alluminio. D’Ascanio era un ingegnere, geniale ma fin lì incompreso. Da piccolo aveva provato a costruire un deltaplano con le lenzuola di casa. Negli anni Trenta aveva inventato l’elicottero, ma nessuno gli aveva dato retta. Piaggio chiese ad Ascanio di creare un mezzo che mettesse l’Italia su due ruote, ma che non fosse la solita motocicletta.  Ascanio, fino ad allora, non era mai neppure salito su una moto. Fu forse per questo che la sua invenzione riuscì così brillante.


Conferenza gratuita per i soci della Dante di Anversa e per gli studenti dell’Università di Anversa; €5 per i non soci.


Notizie dall'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles: vernissage della mostra "Leonor Fini. Memorie triestine"

La mostra espone testimonianze inedite della vita dell’artista surrealista Leonor Fini a Trieste, città in cui ha vissuto i primi anni della sua vita e dove ha avuto modo di frequentare il vivace ambiente intellettuale multiculturale degli anni venti del novecento, animato da personaggi del calibro di Gillo Dorfles, Umberto Saba, Italo Svevo, Leo Castelli, Bobbi Blazen.



L’esposizione si compone di due collezioni di opere su carta inedite donate dall’artista all’amico triestino Giorgio Cociani, cui era unita da una comune passione per i gatti - fonte d’ispirazione principale della sua arte - e alla cugina triestina Mery. Una parte della mostra è dedicata inoltre a lettere, cartoline inedite, capi d’abbigliamento appartenuti all’artista e a una serie di libri d’arte a lei dedicati, piuttosto rari. Ad arricchire emblematicamente quest’angolo della mostra, saranno esposti tre dipinti importanti di Arturo Nathan, Leonor Fini e Gillo Dorfles, per testimoniare simbolicamente la loro affinità elettiva e la loro grande amicizia e per offrire un quadro dell’intellighenzia e dell’arte triestina che ruotavano intorno alla Fini in quegli anni di formazione, rimasti fondamentali per la pittrice nell’elaborazione del proprio fare artistico.
Completano la mostra le ceramiche dipinte dall’artista dopo la seconda guerra mondiale.
Leonor Fini è stata una grande artista surrealista, legata in particolar modo a elementi onirici femminili. È considerata uno dei rari esempi di pittrice capace d’imporsi per l’originalità delle sue opere. Dotata di un indubbio talento riconosciuto da critici e pubblico, ha condotto un’esistenza particolare, prima a Trieste e poi a Parigi, che ha fatto di lei un personaggio e ha ispirato numerose biografie, tra cui l’ottimo saggio di Jocelyne Godard Leonor Fini ou les metamorphoses d’une oeuvre (1996), film e sceneggiati televisivi prodotti per lo più in Francia, Germania e Svizzera.
Curatrice: Marianna Accerboni, architetto e critico d’arte.
Data: Giovedì 16 Novembre 2017
Orario: Dalle 19:00 alle 21:00
Organizzato da : Istituto Italiano di Cultura Bruxelles
Ingresso : Libero


lunedì 6 novembre 2017

Luigi Ballerini e la letteratura distopica per ragazzi

Mercoledì 1 novembre abbiamo avuto il piacere di incontrare alla fiera del libro di Anversa Luigi Ballerini, un autore di origine ligure impegnato non solo nella scrittura di testi per adolescenti, ma realmente coinvolto nel mondo giovanile vista la sua prima professione da psicanalista. Al Boekenbeurs ha presentato la traduzione nederlandese di Io sono Zero (Mijn naam is nul) e Imperfetti (Onvolmaakt), due lavori che hanno suscitato l’interesse del pubblico presente, il quale si è interrogato sul processo di scrittura alla radice di questi due romanzi.



La scelta di partire, in entrambi i libri, da una realtà alterata, tecnologicamente sconvolta, vuole far avvicinare il ragazzo-lettore ad un mondo che conosce molto bene: quello virtuale dei social network, dove la rete ampia di conoscenze è debole in quanto alimentata da un mezzo informatico e pone al centro un individuo solo e incapace di distinguere cosa è autentico e cosa non lo è. Zero, il protagonista del primo racconto, solo in seguito ad un blackout riesce a prendere coscienza di quanto la propria società sia stata contaminata da un’uniformante tecnologia e da qui prende le mosse per scoprire se stesso. Nel corso di tutta la narrazione, nella mente del quattordicenne si insinua una voce che lo richiama alla disciplina e all’ordine, una sorta di Super-Io freudiano, ovvero quel bagaglio di preconcetti culturali dati dalla famiglia e, in questo caso, dal mondo apatico in cui si trovava prima e che ora deve mettere a tacere.



In Imperfetti, invece, viene messo in discussione il concetto di talento associato alla perfezione, una strada che non può portare alla felicità. Ballerini disegna tre personaggi, ovvero tre concorrenti di un reality televisivo costretti ad essere plasmati seguendo un canone che tuttavia non riescono a rispettare, vista l’impossibilità di reprimere i tratti originali di ciascuno di noi. La critica è diretta ai modelli proposti dalla TV, ma anche all’errore genitoriale di pretendere il figlio “perfetto”.


Sara Lovisa, Giulio Napoletano, Luigi Ballerini, Emiliano Manzillo

L’autore presenta una realtà a tratti spietata, non filtra le problematiche che intende affrontare e lascia al lettore il margine d’interpretazione dei fenomeni che descrive, come accade nel finale aperto di Imperfetti. Al ragazzo che legge viene infatti richiesto senso critico, viene stimolato allo sviluppo di una propria posizione davanti ad un fatto, si crea insomma una dimensione paideutica all’interno del romanzo. Per poter arrivare a questo risultato e rendere più realistico possibile lo scenario distopico dei suoi racconti, Ballerini ricorre alla propria esperienza, riporta sulla pagina dei personaggi i quali tratti caratteriali ricordano alcuni suoi amici, recupera le sensazioni che provava da ragazzino (come la prima volta che ha visto e toccato la neve, stessa esperienza che vive Zero una volta uscito dal suo mondo virtuale) e, per finire, s’impegna in un costante lavoro di scrittura e riscrittura, cestinando e ripescando idee già elaborate, talvolta desideroso di concludere una storia per poterne iniziare una nuova che già si fa largo nella sua mente.

Sara Lovisa



Luigi Ballerini è stato ospite ad Anversa grazie alla collaborazione tra Clavis e Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.